I Sumeri nel 3200 a.C (circa 5200 anni fa), furono gli artecifi di una delle più importanti invenzioni della storia: la scrittura.
Per loro era assolutamente necessario, contare e registrare tutte le merci che arrivavano al tempio dalle campagne: il bestiame, i manufatti,…
Dovevano trovare il modo di poter ricordare quali e quanti prodotti arrivavano, contare le merci vendute o comprate.
All’inizio facevano dei segni su tavolette d’argilla.
In seguito nacque l’esigenza di trovare altri modi per annotare.
- In un primo momento utilizzarono la scrittura pittografica: disegni schematici di oggetti o animali. Così, per scrivere la parola “pecora” i Sumeri incidevano un piccolo disegno che poteva somigliare ad una pecora sull’argilla fresca. Questa modalità di scrittura era lunga e laboriosa.
- Con il passare del tempo sorse il problema di dover scrivere, oltre agli oggetti, anche idee e azioni. Nacque così la scrittura ideografica: il disegno di un piede poteva significare, ad esempio, anche l’azione del camminare. Richiedeva minor tempo e il numero delle parole crebbe enormemente.
- Però, la scrittura ideografica progressivamente portò a scrivere parole che non somigliavano in nulla agli oggetti originali. Scrivere sull’argilla fresca non era facile e richiedeva l’utilizzo di uno stilo appuntito. La scrittura che ne emerse viene oggi chiamata cuneiforme, perché ottenuta con impronte dello stilo. Richiedeva meno tempo ed era più precisa. Tuttavia solo pochissime persone erano in grado di decifrarla: gli scribi.