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 casa ronald


Il 18 dicembre 2012 I bambini di V E/ F dell’I. C. “Dante Alighieri” si sono recati per fare uno spettacolino a "Casa Ronald di San Giovanni Rotondo."

LEGGIAMO LE LORO IMPRESSIONI E VEDIAMO ALCUNE FOTO...

 

 

 


Il 18 dicembre scorso, io e i miei compagni di scuola abbiamo fatto la recita a casa Ronald. Appena sono venuti a salutarci dei bambini gravemente ammalati, mi sono molto dispiaciuto perché si erano dovuti allontanare da casa per curarsi.


Sono andato a Casa Ronald, per la prima volta nella mia vita.
Appena sono entrato il mio cuore batteva forte e non voleva smettere.
Infatti ero molto emozionato.


A Casa Ronald siamo andati perché questi bambini volevano trascorrere una giornata diversa da
quelle che passano di solito.
Io prego Gesù che questi bambini guariscano subito e spero anche che in futuro ci siano medicine
più economiche per le loro malattie.


Mi è piaciuto molto andare a Casa Ronald per rendere felici quei bimbi: non è bello passare il
Natale da soli.


Quella notte, non sono riuscito a dormire pensando a quei bambini veramente sfortunati…
E noi che ci crediamo sfortunati solo perché non riceviamo alcune cose che desideriamo!!!


Io, quando sono andato a casa Ronald, mi sono sentito un po’ triste perché ho visto dei bambini
molto malati che erano più sfortunati di noi.
Ma allo stesso tempo mi sono sentito felice di fare uno spettacolo per loro.
Essi lo hanno apprezzato e per ringraziarci ci hanno fatto un regalo.
A me questa esperienza è servita da lezione.


I bambini malati sono come noi: non c’è differenza, siamo tutti uguali; solo che loro hanno una
malattia.


Mi aspettavo di trovare una specie di hotel invece no, è una casa vera e propria, solo che ha più
stanze. E’ molto accogliente.


Io sono contento di aver reso felice, per poche ore, i bambini di Casa Ronald con il nostro
spettacolo natalizio.


E’ stata una bella esperienza perché spesso noi non comprendiamo quanta sofferenza c’è nel
mondo e quando sono i bambini a soffrire è ancora più triste.


In quel giorno ero molto felice perché andare lì a cantare è stato come un regalo, sia per noi, sia per
quei bambini, perché è bellissimo vedere un sorriso sopra le facce dei bambini e sapere che siamo
stati noi a stamparglielo!


Quando ho saputo che dovevo andare alla Casa Ronald ero eccitato perché mi piaceva l’idea di stare
in compagnia con dei bambini meno fortunati di me, ma, nello stesso tempo, ero preoccupata perché
non sapevo come comportarmi.


L’emozione che mi hanno suscitato i bambini, all’inizio è stata la tristezza.
Poi li ho visti felici, allegri per lo spettacolo.
Sono stati generosi con noi; per nove canzoni ci hanno dato i regali e ci hanno offerto tante cose
buone da mangiare.


Vedere dei bambini così mi ha fatto capire una cosa: noi abbiamo fin troppo, mentre loro sono felici
anche per una canzone cantata con gioia.


La mia impressione è stata positiva perché ho conosciuto bambini nuovi che vivono in un contesto
molto accogliente dove chi si prendeva cura di loro, erano persone, secondo me, gentilissime e
sorridenti.

Quella volta che sono andato alla Casa Ronald e ho visto quei bambini malati mi sono reso conto
che noi siamo così fortunati!
Abbiamo una buona salute, possiamo uscire o giocare con gli amici e fare una vita normale.


Io volevo andare alla Casa Ronald per far felice i bambini malati che non ricevono tante visite ma
non ho potuto partecipare alla recita ed ho imparato che si deve sempre aiutare il prossimo ed i
bimbi malati.


Appena sono arrivato ho avuto una sensazione d’imbarazzo, ma dopo un po’ mi ci sono abituato e
sono stato tranquillo.
Durante la recita ero pensieroso, chiedendomi se li avrei fatti felici cantando.
La cosa che mi ha fatto felice è quella di aver fatto contenti loro ed è stata questa la ragione per cui
sono stato orgoglioso di me e di tutta la classe.


Io ho capito che non dobbiamo prendere in giro i bimbi che hanno problemi di salute perché anche
noi potremmo trovarci, un giorno a vivere lo stesso problema loro.


L’esperienza a Casa Ronald è stata molto bella perché ci ha fatto capire che, spesso, ci lamentiamo
per piccole cose che non hanno importanza e non pensiamo che ci sono bambini che hanno
problemi seri e che sorridono lo stesso e sono felici e gioiosi.


Mi sono resa conto che certe volte mi dimentico di quei bambini che hanno bisogno d’affetto; io
penso solo a me stessa e non penso mai agli altri.


Quando sono tornata a casa mi sono resa conto che quei bambini si accontentano di un po’ di
compagnia, di amicizia e di persone che li vogliano bene.
Al contrario di noi che abbiamo tutto e non ci rendiamo conto di quanto siamo ricchi.


Visitando la Casa Ronald ho avuto impressione di trovarmi in una vera casa molto calda e
accogliente.
C’era un bellissimo albero di Natale con tantissimi regali. Non ne avevo mai visti tanti!
E inaspettatamente quei regali erano anche per noi!!!


La mia esperienza a “Casa Ronald” è stata la seguente: quando ho cantato le canzoni mi è piaciuto
molto perché ho potuto dare a quelle persone adulte e a quei bambini, un po’ di speranza.
Ogni bambino merita di essere curato e di avere una famiglia accanto in un momento così difficile.


Ho avuto una sensazione strana nel cuore perché quei bimbi malati sono come noi e quindi loro
devono avere tutte le cose che abbiamo noi.
Però loro non possono averle come noi, pur avendo lo stesso diritto!


I loro visi mi hanno trasmesso tanta gioia, anche se si vede che soffrono tanto e si ritrovano fuori
dal loro paese.


I bambini di Casa Ronald hanno una terribile malattia e che non possono fare tutto ciò che un bimbo
come me fa.


I bambini con i problemi di salute mi hanno fatto capire tante cose: loro non sono fortunati come
noi, ma sono costretti anche il giorno di Natale ed andare in ospedale per fare interventi o terapie.
Perciò sono destinati a passare le feste lontani dalle loro case, degli affetti più cari, dei loro amici…
Infatti proprio per questo motivo abbiamo cantato, per rallegrare il cuore a tutti loro.


Noi bambini abbiamo subito accettato perché per noi è molto importante far vivere dei momenti di
felicità anche a chi soffre.


I bambini erano simpaticissimi e sorridevano, sembravano felici di sentirci cantare.
Quando me ne sono andata ho riflettuto, che noi abbiamo tutto e loro si accontentano solo di una
compagnia che li voglia bene.


È stato bellissimo vedere quei bambini così felici nel sentirci cantare ed io stesso ero contento per
loro.
Mi sentivo proprio orgoglioso di averli aiutati!


Quei bimbi ci hanno fatto capire che nella vita la speranza è molto importante, infatti sono uscita
arricchita e credo che passerò un Natale felice, perché ho pensato di essere molto fortunata.


Vorrei ringraziare i bambini e le ragazze che ci hanno accolto con tanto affetto. E mi auguro che
anche noi con la nostra vivacità abbiamo lasciato loro un messaggio di speranza per vivere un santo
e sereno Natale.

CasaRonald

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