PREMESSA
La scuola è l’agenzia privilegiata per un’azione informativa e formativa completa e precoce sull’educazione alimentare: completa, poiché nelle scelte alimentari sono presenti e agiscono bisogni biologici, psicologici, valori e significati culturali, motivazioni simboliche; precoce, perché le ricerche psico-pedagogiche confermano che le abitudini e i gusti in fatto di cibi si strutturano e si fissano nell’infanzia e nella preadolescenza.
L’educazione alimentare, come ogni contenuto didattico che si intende trasferire ai ragazzi e che miri alla modifica di atteggiamenti e comportamenti, deve essere “problematizzante”: deve cioè aiutare i ragazzi a prendere coscienza dei loro bisogni e consumi, degli impulsi che li condizionano, dei modelli e dei codici culturali implicati, delle ragioni economiche e socio-politiche che li determinano.