Come stai?
Ai miei 86 alunni ho fatto questa domanda.
Gli ho chiesto cosa avessero l'urgenza di raccontarmi, le loro emozioni, le scoperte fatte su se stessi e sulle proprie passioni, in questo nuovo tempo che li vede costretti ad una cattività innaturale. Ho teso l'orecchio e il cuore alle loro piccole-grandi storie, per finire letteralmente travolta da una energia incontenibile.
3 giorni (e 3 notti) passati a succhiare la loro linfa e provare a renderla cronaca di un momento storico unico.
Mi hanno spalancato le porte delle loro case, hanno cucinato per me, dipinto, scritto, danzato, hanno messo pattini a rotelle da far scivolare nei corridoi domestici, ritagliato piccoli omini, consigliato libri, itinerari ciclabili, cantato contro il cielo....
Hanno pianto, riso, sognato con me, scegliendo suoni, disegni, danze, colori.
Hanno persino usato il codice Morse per inviarmi le loro piccole bottiglie di speranza in questo mare immenso e inquietante che chiamiamo Pandemia.
Tanti mi hanno inviato dei lavori segretissimi, di cui avrò estrema cura; altri hanno scelto di mettere in gioco tutto quello che sanno, per gridare forte la loro voglia di resurrezione, anche quando "sto bene" sanguina e racconta di ferite.
Eppure, oltre le crepe, la loro luce si coglie tutta.
"Sto bene", miscellanea di vita pandemica di 86 splendidi alunni della Galiani (1^ E, 2^ D, 3^ E, 3^ F).
Daniela Pirro